quella notte vidi un fantasma
era immobile sul pavimento di fianco al letto
e mi fissava come se non
fosse sorpreso di vedermi.
in trasparenza le venature del parquet
sezionavano il suo corpo in parti
così sottili, così fragili
da pensare solo di sfiorarle
con un dito
ma mi sbagliavo.
provai a muovermi più volte senza riuscire
a spostarmi di un centrimento
quando un filo di vento spirò giusto per
scucire il nodo alla mia gola
- vieni avanti, non voglio che resti li ferma!
e lei non ci pensò due volte.
avanzava in punta di piedi
sfilandosi il vestito.
mai un mascara colato
un rossetto sbiadito
e una voglia sul seno
mi intimarono
sempre più a restare
sempre più a tremare
sempre più a gridare
perchè un sogno non uccide.
distruggimi!
scomponimi!
nel peggiore dei modi
proprio come io so fare.
da quel giorno
in ogni parete di questa stanza
le tue immagini
si sviluppano come muffa
per crescere dentro di me.
da quel giorno.